Italian Wikipedia mentions the Noricum Taurisci as
well as the Taurisci of Torino --with whom a
relationship can't be ruled out. Ma, tutti parlate
italiano, non è vero? There is no Taurisci entry for
English Wikipedia (that I've found).
So, now we have 2 Celtic Taurisci
BTW: How common was -sk- in Celtic?
Taurisci
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Il Norico dove abitavano i norici Taurisci.
I Taurisci (Taurisci in latino, che secondo Plinio il
vecchio corrispondevano agli stessi Norici[1]) erano
un'antica popolazione di origine celtica migrata nel
Norico settentrionale (corrispondente all'attuale
Baviera orientale, la parte nord della provincia di
Salisburgo, l'alta e la bassa Austria) attorno al 350
a.C., provenienti dalla Gallia, dopo averne percorso
il fiume Danubio.
Essi rappresentavano un insieme di popoli di origine
celtica, a cui apparteneva anche il popolo degli
Ambisonti. Non vanno comunque confusi con i celti
Taurini della valle del Po (la cui capitale era
l'antica Torino), anche se ne può escudere una
discendenza comune.
. . .
Tra il IV ed il III secolo a.C.] [modifica]
La conquista da parte dei Celti continuò anche per il
III secolo a.C. con l'occupazione prima della Slovenia
nord-orientale, poi della Carinzia, ed infine della
bassa Stiria poco dopo il 200 a.C.. Fondarono nella
parte meridionale del Norico nuovi ed importanti
oppida celtici come Virunum, Teurnia, Solva, Celeia,
Santicum e molti altri ancora.
Il primo contatto con i Romani [modifica]
Il primo contatto tra le popolazioni del Norico dei
Taurisci (o Norici) avvenne nel 183 a.C., quando una
banda di questo popolo apparve nella zona dove due
anni più tardi sarebbe sorta la colonia romana di
Aquileia, ed iniziò a costruirvi un loro Oppidum. I
Romani che videro in questa loro iniziativa, un atto
di interferenza nella politica romana dell'area
padana, inviarono il console Marco Claudio Marcello
con una legione per allontanarli. Non furono
necessarie le armi, poiché i Taurisci erano giunti in
pace, e non appena il console si avvicinò a loro,
inviarono ambasciatori per fargli sapere che si
sarebbero sottomettessi senza esitazione. Questo gesto
fu considerato un segno di amicizia nei confronti del
popolo romano, tanto da determinare nei secoli
successivi un rapporto di ottimo vicinato e "reciproca
ospitalità" tra i due popoli.
Le grandi invasioni di Cimbri, Teutoni e dei Daci di
Burebista (113-60 a.C.) [modifica]
Sappiamo che nel 178 a.C. i Taurisci fornirono ai
Romani un contingente alleato di 3.000 armati contro i
popoli dell'Istria (Iapodi e Liburni), mentre alcune
loro bande (della zona di Nauporto), si scontrarono
nel 129 a.C. con il console Gaio Sempronio Tuditano,
che combatté anche i vicini Carni come ci racconta
un'iscrizione dell'epoca[2], che per questi successi
meritò il Trionfo.[3]..
Alcuni anni più tardi erano, però, i Taurisci a
chiedere, dopo aver subito l'invasione dei loro
territori da parte delle popolazioni germaniche di
Cimbri e Teutoni, l'intervento dei Romani e delle loro
legioni. Nello scontro successivo, avvenuto presso
Noreia nel 113 a.C., i Romani ebbero la peggio, non
riuscendo a fermare l'avanzata germanica.
I due popoli germani, fortunatamente, decisero di
migrare verso occidente alla ricerca di terre dove
potersi insediare stabilmente e lasciando liberi i
Taurisci, che videro così allontanarsi la minaccia
germana. Al contrario i Romani furono costretti a
combatterli per oltre un decennio, fino a quando il
generale Gaio Mario, non riuscì a batterli e
distruggerli definitivamente negli anni 102 e 101
a.C..
Attorno al 60 a.C. furono sottomessi, insieme al
vicino popolo celta dei Boi, di cui erano alleati, dal
re dei Daci, Burebista, come ci racconta lo stesso
Strabone[4]. Il risultato finale fu che alcune tribù
dei Taurisci migrarono ad est, fino ai confini
occidentali del regno dace di Burebista nella piana
del fiume Tisza; mentre una parte dei Boi migrò in
Boemia (a nord), ed un altra parte a sud, assediando
prima la citta norica di Noreia[5] e poi riverandosi
fino alle terre degli Elvezi.
L'età romana [modifica]
Nel 16 a.C. un'invasione dell'Istria da parte di
alcune tribù della Pannonia e del Norico, tra cui
alcune tribù dei Taurisci, creò il presupposto
immediato per lannessione del Norico meridionale. La
campagna che seguì fu condotta da Publio Silio Nerva,
il console del 20 a.C.[6]. Egli occupava così l'intera
area attorno a Celeia e della Carinzia dove erano
state trovate, un secolo e mezzo prima, importanti
miniere aurifere, non addentrandosi oltre[7].
Velleio Patercolo riferisce che durante la campagna di
Tiberio, del 6 d.C. contro i Marcomanni di Maroboduo,
il campo di marcia di Carnuntum (dove erano alloggiate
le 4 legioni romane), si trovava proprio lungo il
confine con il vicino ed alleato Regnum Noricum[8],
che rimase libero fino al regno di Claudio. Fu infatti
solo attorno al 50 d.C. che anche la parte del Norico
settentrionale, era annessa definitivamente. Così
facendo i confini imperiali comprendevano l'intera
area a nord delle Alpi, fino al fiume Danubio. Il
popolo dei Taurisci faceva ora parte dell'impero
romano.
Note [modifica]
^ Plinio il vecchio, Naturalis Historia. A.Mocsy,
Noricum, Londra & Boston 1974, p.26-27.
^ CIL 5, 8270.
^ Fasti Triumphales 614 anni ab Urbe condita.
^ Strabone, Geografia, VII, 5, 2.
^ Caio Giulio Cesare, De Bello Gallico, I, 5.
^ Géza Alföldy, Noricum, Londra & Boston 1974, p.54.
^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LIV, 20.
^ Velleio Patercolo, Storia di Roma, libro II, 109, 5.
Voci correlate [modifica]
Norico
Boi
Celti
Bibliografia [modifica]
Fonti primarie [modifica]
Polibio, Storie, libro II.
Velleio Patercolo, Storia di Roma, libro II.
Strabone, Geografia, VII, 5, 2.
Cesare, De Bello Gallico.
Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LIV.
Fonti secondarie [modifica]
Géza Alföldy, Noricum, Londra & Boston 1974.
A.Garzetti, Limpero da Tiberio agli Antonini, Storia
di Roma, Ist.Stu.Rom., Vol.VI, Roma, 1974.
--- tgpedersen <
tgpedersen@...> wrote:
> --- In cybalist@yahoogroups.com, Rick McCallister
> <gabaroo6958@...> wrote:
> >
> > On Google, I'm running into various Taurisci
> groups
> > --Gaulish, Celtiberian and Danubian Celts
>
> Tell us about it.
> You will too in the archives.
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> Torsten
>
>
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