Vaso Cubrilovic e i conflitti nei Balcani

From: giovanni
Message: 6314
Date: 2001-03-03


Senza una revisione storica delle teorie di Cubrilovic ci potrà essere un
futuro del Kossovo nella Serbia del nazionalista Costunica ?Appello agli
intellettuali democratici per un futuro di democrazia in
Kossovo e in Serbia. Ismail Kadarè riferendosi al secolare conflitto con la
Serbia scrive
:"....la classe politica e militari di questo paese,funzionari
esaltati,compresi di capi
Stati,accademici, vescovi,giornalisti,scrittori,intere moltitudini,sono
state e continuano a essere influenzate dalla sindrome anti-albanese.Un
accademico serbo come Vaso Cubrilovic,che nel 1937 ha scritto un trattato
su come far sparire gli albanesi dalla faccia della
terra - un mostro che qualunque paese incarcererebbe come criminale - è
morto qualche anno fa con tutti gli onori,quasi come un eroe spirituale
della Serbia.Per far capire a
quali estremi è potuta arrivare la malattia anti-albanese,possiamo ricordare
che anche uno
scrittore di fama come Ivo Andric ha infangato gravemente la sua coscienza
firmando un Draft on
Albania, nel quale si dice nero su bianco che "la separazione (sparizione)
dell'Albania dalla mappa
dei Balcani è un male necessario". Questi e decine di esempi simili
dimostrano che il crimine serbo ha radici profonde. Una vergogna per la
Serbia...." Nella sua relazione Vaso Cubrilovic scriveva : "Mentre dal 1912
tutti gli
Stati dei Balcani hanno risolto o sono sulla
  via di risolvere i problemi delle minoranze nazionali attraverso
deportazioni di massa, noi siamo rimasti bloccati dai metodi lenti, inermi,
della colonizzazione graduale.Ma gli albanesi non possono essere espulsi
soltanto con i mezzi della colonizzazione
graduale.L'unico modo per avere successo con loro è l'uso della forza bruta
dello Stato organizzato. In questo siamo stati
superiori. La deportazione di massa degli albanesi è l'unica siluzione
efficace per noi...". Sono passati 63 anni dalle fobie

xenofobe del professore Vaso Cubrilovic il quale può essere considerato
padre della pulizia etnica posta in atto da
Milosevic in Kossovo nel "99. Sempre sul memoriale al governo di Belgrado
Vaso Cubrilovic scrive : "Per arrivare alla
deportazione di una popolazione intera il primo prerequisito è la creazione
di una psicosi adeguata. Un altro mezzo sarà
la coercizione attraverso l'apparato statale. La legge dev'essere applicata
all'estremo in modo tale da rendere intollerabile
l'esistenza degli albanesi: ammende,carcerazioni, metodi brutali delle leggi
di polizia.
Per quanto riguarda l'aspetto economico: tasse impietose, pagamento
immediato dei debiti, sequestro delle terre, ritiro
dei permessi di lavoro, licenziamento dagli uffici statali, comunali e
privati. Per quanto riguarda la religione, gli albanesi sono
molto sensibili e quindi devono essere molestati anche su questo terreno
maltrattando il loro clero e distruggendo i loro cimiteri". Nonostante ciò
che è accaduto lo scorso anno in Kossovo non si è verificata la benchè
minima critica riguardo
questa deprecabile formulazione. Non c'è in Serbia e nel mondo un politico,
scrittore o giornalista serbo disposto a gettare
alle ortiche le teorie razziali dell'accademico di Belgrado, che tanto danno
hanno arrecato non solo agli albanesi ma
anche allo stesso popolo serbo.Più avanti il filosofo scrive : "Dobbiamo
distribuire le armi ia nostri coloni. Devono essere
organizzate e segretamente appoggiate le vecchie forme di azioni cetniche.
Dev'essere creato un conflitto su larga scala
con gli albanesi. Questo conflitto dev'essere preparato con tutti i mezzi
da gente di nastra fiducia. Infine, possono essere
fomentati tumulti locali. Questi verranno repressi con un bagno di saangue,
con i mezzi più efficaci, meglio se dai coloni e dai
cetnici, che dall'esercito"..."Un altro mezzo che la Serbia ha usato con
grande effetto pratico dopo il 1878, ed è quello
di mettere a fuoco segretamente i villaggi albanesi e i quartieri urbani in

cui vivono....La deportazione deve cominciare dai villaggi e in seguito
dalle città. Essendo più compatti, i villaggi sono più pericolosi. Bisogna
inoltre evitare l'errore di
deportare soltanto i poveri. Le classi medie e ricche formano la colonna
vertebrale di ogni nazione, per questo devono
essere deportate ed espulse .... l'opinione pubblica mondiale sarà un pò
arrabbiata, ma in un periodo
in cui la Germania può espellere decine di migliaia di ebrei e la Russia
può deportare milioni di persone da una parte del
Continente all'altra, la deportazione di poche centinaia di albanesi non
farà scoppiare la guerra mondiale ".
La sostituzione di vertice di Milosevic con Kostuniça è stata sostenuta da
una coalizione di 18 partiti, che continua
a rifiutare un dialogo paritario, unico mezzo per prevenire altre pulizie
etniche e ondate migratorie verso i paesi occidentali.
PERTANTO INVITO TUTTI I DEMOCRATICI ALLA RIFLESSIONE SUL PROBLEMA
DEL KOSSOVO PER UN DIBATTITO SU QUESTO ELEMENTO CHIAVE ALFINE DI ARGINARE I
CONFLITTI NELLA REGIONE BALCANICA.

Cordiali Saluti
  Torino
Giovanni Trupo

> http://www.bicc.de./coop/fiv/suedost/cubrilovic.html
>
> http://www.soskosova.com/histoire/cubril.htm
>
> http://www.multimania.com/coursnouveau/cn2kos1.html
>
> http://albanian.com/IJAS/vol1/is1/art2.html